In un paese aulente e tiepido conosco una signora creola, ricca di grazie nuove: di rossi alberi e di palme la vidi sotto un chiosco, donde sopra le palpebre sonno e silenzio piove.
“In un paese aulente e tiepido conosco una signora creola, ricca di grazie nuove: di rossi alberi e di palme la vidi sotto un chiosco, donde sopra le palpebre sonno e silenzio piove”. Così un giovanissimo Charles Baudelaire parla di una dama mauritiana in una sua celebre poesia inserita nella raccolta I fiori del male.
Baudelaire fu solo uno dei molti poeti che si fecero ispirare da questa lussureggiante terra, dalla bellezza dei suoi paesaggi e dei suoi abitanti.
Un po’ di storia
La letteratura di Mauritius s’ispira con orgoglio a quella francese, sia nelle tematiche che nello stile. L’opera più famosa è Paul e Virginie, scritta nel 1778 d Bernardin de Saint-Pierre. Si tratta di un romanzo romantico ambientato tra le incantevoli strade dell’isola che vedono sbocciare l’amore tra i due protagonisti.
Nel secolo scorso diversi autori scrissero in francese opere d’importanza internazionale. Gli autori più famosi furono Loïs Masson, Malcolm de Chazal, Yvan Lagesse e Khal Torabully.
Un lavoro avanguardistico fu quello creato dallo scrittore Charles Bassaic alla fine del XIX che si dedicò a porre le basi per la letteratura mauritiana in lingua creola. Seguendo il suo esempio negli anni a venire molti scrittori si dedicarono a sviluppare questo filone come René Asgarally , Ramesh Ramdoyal e Dev Virahsawmy.
Nomi importanti della letteratura di Mauritius
Maurtius è un’isola che ispira. Si racconta che fu proprio sulle sue spiagge e ammirando la sua natura che Baudelaire scrisse la sua prima poesia.
Joseph Conrad, grande viaggiatore oltre che superbo romanziere, navigò verso Mauritius e qui trovò lo spunto per alcuni dei suoi racconti.
Alcuni dei protagonisti di Mark Twain provengono da Mauritius e le spiagge, i villaggi e la bellezza delle donne dell’isola compaiono in diverse sue pagine.
Nel 2008 finalmente il premio Nobel per la letteratura fu assegnato a un franco-mauritiano: Jean-Marie Gustave Le Clézio.
Purtroppo la maggior parte degli scrittori mauritiani scrive ancora oggi in francese e spesso non vengono tradotti in italiano ed è difficile trovare le loro opere nelle nostre librerie.
Alcuni libri da mettere in valigia
Ecco alcuni titoli che vi consigliamo di portare con voi durante un viaggio a Mauritius. Queste opere sapranno catapultarvi completamente nello spirito dell’isola così la vostra vacanza sarà davvero completa.
Paul e Virginie di Bernardin de Saint Pierre: in questa romantica e a tratti sdolcinata storia d’amore riconoscerete i luoghi più suggestivi dell’isola, descritti magnificamente.
Un colpo di fortuna di Joseph Conrand: inserito nella raccolta Romanzi del mare. In questo racconto troverete una descrizione realistica dell’isola alla fine del XIX, degli scambi mercantili e della mescolanza di razze.
Sens Plastique e Petrusmok di Malcom de Chazal: un’opera interessantissima d’antologia che mescola sapientemente filosofia e poesia.
Le sang de l’Anglais di Carl de Souza: una riflessione sul rapporto ambivalente che unisce i mauritiani alla Francia.
Pagli pazza di Ananda Devi: opera ambientata a Terre Rouge che narra di una tormentata storia d’amore tra una hindu e un creolo in cui la follia diventa un mezzo di evasione da una realtà opprimente.